“Un chiaro, forte e primo importantissimo segnale sulla riorganizzazione funzionale della sanità in Sardegna”. Così Sandro Porcu, capogruppo Orizzonte Comune in consiglio regionale, esulta per l’approvazione della legge 40 sulla riforma sanitaria. “In soli 10 mesi non si possono risolvere tutti i problemi generati in anni e anni di inerzia e di gravissimi errori commessi da chi ci ha preceduto – aggiunge Porcu – Questa legge è un primo passo”.
“Oggi è un bel giorno per i sardi. Iniziamo il percorso di cambiamento della sanità in Sardegna e speriamo in breve tempo di restituire ai cittadini il pieno diritto alla tutela della salute” è invece il commento di Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sinistra Futura. “Ma questo è solo il primo passo per consentire ai sardi di curarsi adeguatamente: la vera sfida per la salute delle persone inizia domani, affrontando con determinazione la carenza di professionisti, le liste d’attesa, il riordino degli ospedali, della medicina di famiglia, il disastro della prevenzione, l’agonia dei piccoli ospedali, l’abbandono della salute mentale, la grave situazione dei Pronto Soccorso”.
Soddisfazione anche dai banchi del Movimento 5 Stelle, partito capofila della riforma. “Sono state giornate lunghe, intense e complicate, contro una minoranza a tratti aggressiva e offensiva – ha detto il consigliere pentastellato Gianluca Mandas – Abbiamo tenuto la barra dritta e abbiamo approvato la legge di riordino e rifunzionalizzazione della sanità in Sardegna. Il punto di partenza per avviare un concreto processo di rinnovamento, tutela e garanzia alla cura del popolo Sardo. Orgoglioso del lavoro fatto dal nostro assessore Bartolazzi, il gruppo del M5S continua nel suo impegno quotidiano per la Sardegna e i cittadini”.
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