Regione Dalla Sardegna parte una petizione contro il riarmo europeo

Dalla Sardegna parte una petizione contro il riarmo europeo

"Investite quei soldi nelle scuole, nella sanità, nella ricerca", dichiara l'ex deputato e governatore sardo Mauro Pili che lancia la petizione

(Foto credit: Ansa)

Una raccolta firme online contro il piano di riarmo europeo è stata lanciata oggi dalla Sardegna. L’iniziativa, promossa dall’ex deputato e governatore sardo Mauro Pili sulla piattaforma Change.org, ha già ottenuto centinaia di adesioni in poche ore.

Per preparare la pace, si lavora per la pace – scrive Pili nel testo che accompagna la petizione online – Sommessamente: pensare ai propri figli e alla propria terra è meglio di farsi ‘fregare’ dagli slogan di 1500 anni fa. Investite quei soldi nelle scuole, nella sanità, nella ricerca. No al piano da 800 miliardi di debiti per comprare morte”, questo il messaggio indirizzato all’Europa.

Secondo Pili, ci troviamo di fronte a “un folle piano di morte per acquistare 800 miliardi di armi. Sostengono che l’Europa è in pericolo: un’affermazione stolta e ridicola, funzionale solo a tentare di giustificare nuovi affari bellici da consumare sulle tasche dei cittadini. Parlano di ‘deterrenza’, ovvero armarsi sino ai denti per ‘incutere’ timore all’ipotetico nemico: roba da trogloditi”.

L’Italia, nella cui Costituzione c’è scritto espressamente che ‘Ripudia la guerra’, dovrebbe spendere, secondo questa follia europea, 60/70 miliardi in più rispetto ai 30 che già butta in inutili e ‘vecchi’ armamenti. Ottanta/cento miliardi di spese militari all’anno per uno Stato che non può e non deve andare in guerra. Tutti nuovi debiti, tanto pagano i cittadini. Insomma, pur di regalare affari stratosferici agli amici delle industrie belliche, si sono inventati questa barzelletta che l’Europa è in pericolo, che rischia di essere attaccata da Putin”, conclude Pili.

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