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In yacht in Sardegna ma era sorvegliato speciale: capo ultrà Milan a processo

Postò sui social le foto delle vacanze in Sardegna con due pregiudicati, ma secondo quanto stabilito dal tribunale di Milano non avrebbe potuto incontrarli

Il capo ultrà del Milan Luca Lucci avrebbe dovuto rispettare le misure di sorveglianza speciale, invece trascorreva tranquillamente le vacanze a Olbia insieme alla sua famiglia, ma soprattutto insieme ad altri pregiudicati.

Lucci nel 2024 era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta che aveva coinvolto le due curve delle squadre milanesi. In precedenza però, era stato coinvolto in altre diverse questioni relative al traffico di droga.

A questa serie di precedenti se n’è aggiunto un altro dai contorni sardi, tant’è che l’ultrà sarà processato nel tribunale di Tempio per quanto accaduto nell’estate del 2020.

Lucci infatti, secondo il Pm, avrebbe violato la misura di sorveglianza speciale che era stata disposta dal tribunale di Milano. Tale provvedimento prevede infatti che non si possano avere rapporti con persone pregiudicate o sottoposte a misure di prevenzione e sicurezza.

Tuttavia, secondo quanto emerso, l’ultrà non si curò delle prescrizioni e nel corso dell’estate incontrò ad Olbia altri due pregiudicati, ovvero Capuzzo e Luciano. Inoltre, condivise sui social le foto scattate in loro compagnia a bordo di uno yacht. Il processo partirà a novembre.

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