Il Consiglio regionale della Sardegna affronterà domani l’iter finale del disegno di legge 40 sulla riorganizzazione sanitaria, promosso dalla Giunta Todde-Bartolazzi. La norma prevede anche il commissariamento delle aziende sanitarie. Dopo il fine settimana, i lavori riprenderanno dal secondo articolo, oggetto di una ottantina di emendamenti presentati dall’opposizione, per la maggior parte volti alla cancellazione di singole parti del testo.
Si prevede un dibattito a prevalenza governativa, come già avvenuto nella precedente seduta. La maggioranza mira ad approvare il provvedimento entro giovedì sera, per poi dedicarsi alla discussione della Manovra finanziaria. Il centrodestra, contraria alla legge sanitaria, la definisce inutile e strumentale alla sostituzione dei dirigenti delle aziende sanitarie, denunciando un illegittimo “spoils system” e il rischio di danni economici per la Regione. Questa posizione trova riscontro nelle critiche espresse da sindacati e ordini professionali.
Anche all’interno della maggioranza sussistono perplessità, ma i gruppi più critici, in particolare Progressisti e Partito Democratico, manterranno un atteggiamento di silenzio in Aula. La fase più impegnativa della discussione inizierà con l’esame dei quindici emendamenti governativi, che apportano modifiche sostanziali al testo originale.
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