Nostalgia canaglia. Il mercato di San Benedetto si appresta a chiudere per un periodo indefinito, per poi riaprire una volta finiti i lavori di ammodernamento che cambieranno completamente un luogo storico della vita dei cagliaritani. E ancora prima di abbassare le serrande, c’è già chi sente la mancanza di quel punto di riferimento sociale e culturale che è stato dal 1957.
A dedicargli un post sui social è stato il regista cagliaritano Enrico Pau. “Sabato chiude il mercato di San Benedetto, riaprirà chissà quando, dicono che sarà più bello, ma non sarà mai più quel luogo che è stato per quasi settant’anni, con la sua anima popolare, con le sue voci, le sue grida, i suoi volti di cagliaritani antichi, forse gli ultimi”.
Per Pau si trattava di “un mondo a parte che aveva i suoi profumi, i suoi eccessi, la musica dei colori che riempiva gli occhi, riscaldava i cuori, un luogo che univa la città del passato con quella che scompare in questo oggi che sembra smarrire la memoria giorno dopo giorno”.
“Era uno degli ultimi posti di Cagliari dove ci si poteva riconoscere e sentire il tempo fermo, immoto, sentire le anime di chi ci ha preceduto camminare fra i banchi, tenderci ancora la mano come quando eravamo bambini”.
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