L’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna ha presentato l’Osservatorio sardo sulla sicurezza stradale, studio condotto in collaborazione col Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità) dell’Università di Cagliari con il patrocinio dell’associazione AdessoBasta.
Un report non certo positivo che restituisce un quadro sul quale la Regione intende mettere mano. Nel 2023 sono stati registrati 3391 incidenti, 110 morti e 4619 feriti.
Il tasso di mortalità è superiore di quasi il doppio rispetto a quello nazionale e ha una incidenza molto alta soprattutto nel periodo estivo. Particolare rilevante il dato sulle vittime: solitamente sono coinvolti uomini di età compresa tra i 25 e i 59 anni.
Numerosi i punti critici rilevati. Se il Nord Sardegna si segnala come il territorio in cui avvengono maggiori incidenti, sono le strade provinciali ad essere identificate come le più pericolose. Particolare attenzione sulla 554, sulla 130, e persino sulla 131, dove l’indice di mortalità tende a sollevarsi.
La Regione Sardegna, attraverso i dati del report, pianificherà una serie di interventi e investimenti sulla sicurezza della strade, sulla prevenzione e sulle informazioni da destinare agli automobilisti.
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