Un anno fa la Sardegna tornava al voto dopo cinque anni di legislatura di centrodestra guidata da Christian Solinas. Alla fine di un solido testa a testa durato una intera giornata, fatto di sorpassi e controsorpassi continui e di un’ansia e una tensione crescente, Alessandra Todde venne eletta come la nuova Presidente della Regione Sardegna.
La candidata del centrosinistra vinse le elezioni regionali sarde assestandosi sul 45,39% dei voti, superando il candidato del centrodestra Paolo Truzzu, fermatosi al 44,97%. Todde, pertanto, è diventata la prima presidente donna della storia dell’autonomia sarda con uno scarto di 3.061 voti. Terzo si piazzò Renato Soru con l’8,6% e quarta Lucia Chessa con l’1%.
Come andarono le elezioni regionali
Gli elettori sardi confermarono l’alternanza politica destra-sinistra al governo della Sardegna che va avanti dal 1994. Con la sua vittoria, Alessandra Todde consentiva al centrosinistra di mettere fine alla lunga sequenza di sconfitte alle Regionali che andavano avanti dal 2020. Inoltre, era dal 2015 che il centrosinistra non riusciva a strappare una regione in cui l’uscente era di centrodestra.
Le mappe del voto vennero elaborate da YouTrend. Todde ebbe la meglio su Truzzu in particolar modo nelle città (Cagliari, Sassari e Nuoro), mentre l’ex sindaco di Cagliari si prese un netto vantaggio nelle circoscrizioni di Olbia-Tempio, Oristano e hinterland di Cagliari.
Consistente l’incidenza del voto disgiunto. A pagarlo è stato soprattutto Truzzu, finito sotto del 3,8% rispetto alle liste che lo sostenevano. Con una cifra simile (3,2%) invece vedeva Todde far meglio delle liste del Campo Largo.
Ben indicativo il dato sui voti diretti al candidato: ben 40 mila elettori, come sottolineato dalla direttrice di Euromedia Research Alessandra Ghisleri, scelsero di votare solo Todde e non i partiti a suo sostegno.
Secondo diverse analisi di società del settore, fu decisiva la strategia comunicativa adottata dal suo staff diretto Jacopo Gasparetti lungo tutta la campagna elettorale. La stessa strategia l’ha portata a diventare, secondo il report annuale di Arcadia, la presidente di Regione col più alto tasso di coinvolgimento e crescita sui social durante il 2024. Nel corso di pochi mesi si è piazzata al secondo posto tra i presidenti di Regione, alle spalle del collega Vincenzo De Luca.
Il ricordo della presidente della Regione
“Un anno fa, il 25 febbraio 2024, avete scelto il cambiamento. Avete scelto il #momentodelnoi, la volontà di guardare avanti, di unirci per costruire qualcosa di migliore. Mettere da parte gli interessi personali e lavorare davvero per il bene comune. Assumersi responsabilità, prendere decisioni coraggiose, dare risposte concrete. Oggi, un anno dopo, siamo qui con la stessa determinazione, perché il cambiamento si costruisce, non si improvvisa. In questi mesi abbiamo lavorato senza sosta per riportare al centro le vere priorità dei cittadini, affrontando sfide difficili e difendendo i diritti della nostra terra”.
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