Prima pagina Tragedia a Nurri: chi era Davide Camedda, militare tornato nella sua Sardegna

Tragedia a Nurri: chi era Davide Camedda, militare tornato nella sua Sardegna

Amante delle moto e amico degli animali, Davide era rientrato da poco da Grosseto dove prestava servizio come volontario in un centro di recupero per cavalli

Era rientrato nella sua amata Sardegna da pochi mesi, dopo anni trascorsi in servizio nell’Aeronautica a Grosseto. Ma il destino è stato crudele con Davide Camedda, 43 anni, deceduto ieri pomeriggio in un tragico incidente lungo la Statale 198, nei pressi del bivio per Nurri. La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente la comunità di Cabras, dove in tanti lo ricordano con affetto.

Sottufficiale dell’Aeronautica Militare, da dicembre scorso prestava servizio nel poligono di Perdasdefogu, dopo essere riuscito a ottenere il trasferimento per tornare vicino ai suoi cari. Grande appassionato di moto, era spesso presente ai motoraduni organizzati in Sardegna e fuori dall’Isola.

Nelle ultime ore, i social si sono riempiti di messaggi di dolore e incredulità per la sua scomparsa. Oltre agli amici d’infanzia, lo piangono il padre Virgilio, storico operatore socio-sanitario alla Casa di Cura Madonna del Rimedio, e il fratello Luca.

A piangerlo anche il Country Paradise di Grosseto, centro di recupero per animali dove prestava volontariato. “Oggi il Country Paradise piange un amico, un fratello, un’anima indomabile” scrivono gli amici sui social. “Davide non era solo un volontario, era il cuore pulsante di ogni nostro evento, il mago della cucina, l’uomo che con due pezzi di fortuna e un po’ di ingegno aggiustava il mondo”.

“La tua Sardegna era il tuo sogno, il tuo richiamo, la tua casa. Ed è lì che il destino ti ha portato via, in sella alla tua adorata moto, libero come lo sei sempre stato. Ma le leggende non muoiono, diventano parte di chi le ha amate. E Davide, con la tua forza, il tuo sorriso, i tuoi occhiali “arancio fotonici” e il tuo cuore immenso, vivrai per sempre in ognuno di noi”.

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