Notizie Economia Pensionati sardi, drastico calo del potere d’acquisto: “Servono interventi”

Pensionati sardi, drastico calo del potere d’acquisto: “Servono interventi”

Uno studio condotto dalla Uil Pensionati lancia l'allarme sulle condizioni degli anziani, soprattutto legate ai temi della salute e degli squilibri sociali

(Foto credit: Rai News)

Uno studio condotto dalla Uil Pensionati ha evidenziato come, negli ultimi dieci anni, i pensionati sardi hanno subìto una drastica erosione del potere d’acquisto. È l’effetto del blocco della rivalutazione delle pensioni effettuato dal Governo nel 2023.

Per esempio: nel 2014 con una pensione di 1.738 euro era possibile acquistare circa 1.931 caffè al bar, nel 2024, con una pensione rivalutata a 2.002 euro, se ne possono acquistare solo 1.668: una diminuzione di 262 caffè all’anno.

Le stesse riduzioni si osservano per altri beni di consumo, come quotidiani, gelati, carne rossa, patate e latte. Per non parlare delle difficoltà nel pagare bollette dell’energia elettrica e dell’acqua e farmaci.

In base alla ricerca, una pensione lorda che nel 2014 era di 2.256 euro nel 2014, nel 2024 avrebbe dovuto raggiungere i 2.684,37 euro lordi. Tuttavia, a causa del blocco della rivalutazione, la stessa pensione è arrivata solo a 2.615 euro lordi, comportando una differenza di 888 euro su base annua (2024) e una perdita complessiva di 2.067 euro in dieci anni.

“Questa diminuzione del potere d’acquisto si riflette concretamente nella vita quotidiana dei pensionati”, spiega Rinaldo Mereu, segretario generale della Uilp Sardegna. Che rilancia la vertenza in Sardegna e sottolinea la necessità di un intervento deciso a tutela della popolazione anziana, chiedendo l’apertura di una interlocuzione con la Giunta regionale sulla Sanità e sul Sociale.

È necessario difendere e rafforzare il valore universale del sistema sanitario e sociale a tutela del diritto alla salute di tutte le persone. E promuovere un nuovo welfare capace di rispondere ai processi di cambiamento demografico, alle disuguaglianze economiche e agli squilibri sociali diffusi nei nostri territori”.

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