“La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando”. Questo l’aggiornamento di oggi, 24 febbraio, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede riguardo alle condizioni di Papa Francesco. Il Santo Padre resta in “condizioni critiche”, ma non ci sono state più “ulteriori crisi respiratorie” da sabato sera.
E nelle ultime ore anche la Chiesa sarda si è unita al grande abbraccio collettivo per il Papa, con le diocesi isolane che hanno rivolto ai fedeli i loro appelli alla preghiera.
“Di fronte ad un quadro clinico complesso ci stringiamo al Santo Padre con affetto invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza” scrive sui social la diocesi di Ales-Terralba a nome di monsignor Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano.
A Cagliari invece è annunciato un appuntamento per questa sera, lunedì 24 febbraio, in Cattedrale alle ore 19, dove è previsto “un momento di preghiera con la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre, presieduto dall’Arcivescovo”.
Ed è lo stesso monsignor Giuseppe Baturi a chiamare a raccolta i fedeli. “Stasera ci raccoglieremo in preghiera – afferma – uniti invocheremo il Signore per la salute del Santo Padre. Il Papa vuole che la sua vita sia pubblica, la sua fragilità conosciuta. Offrire la malattia agli altri unisce in una comunione di affetto. In ogni ospedale vorrei ci fosse un abbraccio d’amore per tutte le persone ferite o toccate dalla malattia. La vita merita di essere vissuta anche nella sofferenza”.
“Mi piace anche ricordare quanto Cagliari sia sempre stata importante per il Papa: mi ha sempre detto che i sardi hanno una forza speciale. Usiamola nella tenerezza per pregare per il Santo Padre”.
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