(Crediti foto: Luigi Canu)

La Dinamo ci prova e riesce persino a tenere testa a Milano, ma alla fine è costretta a cedere il passo davanti ad una squadra più strutturata. Così, l’Olimpia si impone a Sassari per 78-72.

I biancoblù hanno dovuto affrontare ogni tipo di avversità durante la gara, compresi gli infortuni che hanno costretto Bibbins e Tambone a chiudere in anticipo la propria sfida.

Per Bulleri però resta la buona prova offerta dai suoi e la consapevolezza che con atteggiamenti così la salvezza non sarà un problema.

La partita

La sfida tra le due squadre inizia subito con ritmi piuttosto alti. Il primo a smuovere il tabellino è Mannion, ma la Dinamo dimostra di saper tenere bene il passo degli ospiti. Fobbs trova i suoi primi 3 punti della gara e soprattutto fa tirare fuori la testa alla sua squadra (9-8), che si spinge addirittura fino al +5.

E’ ancora Fobbs ad ampliare il parziale, fino ad un 9-0, poi interrotto da Bolmaro. Da qui in poi l’Olimpia riprende fiato e si rifà sotto, ma la Dinamo è brava a rimanere sopra la soglia di galleggiamento. Chiude i giochi per il primo quarto Sokolowski, il cui libero realizzato fa sì che i biancoblù chiudano avanti sul 22-21.

I secondi 10′ si aprono con tre liberi per l’Olimpia che trova così il modo di riportarsi sopra nel punteggio grazie alla precisione di Dimitrijevic. I ritmi restano alti, ma uno dei punti cruciali del match è l’infortunio di Bibbins. Il play si scontra con LeDay perdendo un dente ed è costretto a lasciare il campo.

A quel punto, l’inerzia va dalla parte di Milano che si porta sul suo massimo vantaggio, +6 (33-27). Bulleri chiama il time-out che sortisce l’effetto sperato con Veronesi che realizza immediatamente dall’arco. Gli arbitri ci mettono del loro con delle scelte discutibili che costano il tecnico a Bulleri, ma i sassaresi non si scompongono.

Anzi, Cappelletti segna e si prende il fallo che porta alla concretizzazione del gioco da tre punti che vale il -1. Bendzius trova il pari poco prima dell’intervallo lungo, ma sullo scoccare della sirena Dimitrijevic, come lo aveva aperto, chiude il quarto con due punti che valgono il 42-40 per l’Olimpia.

Si rientra sul parquet, ma la trama sembra essere la medesima: la Dinamo continua a rispondere quasi colpo su colpo alle iniziative di Milano, rimanendo sempre a poco distacco dagli avversari. D’altra parte, subentra la stanchezza come dimostrato dal calo delle percentuali.

Gillespie porta Milano sul +7 (49-42) e poi è ancora Dimitrijevic ad alimentare il divario. Gli ospiti provano a scappare via e sembrano riuscirci con la tripla di Ricci che vale il +10. Tuttavia, il Banco dimostra di non voler mollare e si aggrappa alla tripla di Sokolowski (59-51).

Che sia una serata storta però lo dimostra anche il secondo infortunio della serata, ovvero quello di Tambone. Il giocatore è costretto ad uscire dal campo dopo aver riportato un taglio sul volto e con Milano che alimenta nuovamente il parziale 61-51.

L’ultimo quarto vede la Dinamo continuare a lottare e capace di accorciare subito le distanze fino al 55-61. Sokolowski sale in cattedra con una tripla e Thomas firma il canestro del -1. L’inerzia sembra essere passata dalla parte dei biancoblù con Veronesi che firma la tripla del sorpasso (69-67).

L’Olimpia però riesce a tenere botta e rimette in piedi la sua gara con i tre punti di Shields e i due di Dimtrijevic. La Dinamo finisce le batterie e a quel punto gli ospiti si limitano a gestire gli ultimi secondi gara, imponendosi per 78-72.

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