La figura del principe Karim Aga Khan IV, morto oggi a 88 anni, resterà per sempre legata a un’immagine della Sardegna brillante e vincente. Una figura chiave nello sviluppo turistico della Sardegna, artefice della trasformazione della Gallura in una meta ambitissima in tutto il mondo.
Affascinato dalla bellezza della costa nord-orientale dell’Isola, nel 1962 fondò il Consorzio Costa Smeralda, dando vita a un progetto che avrebbe reso la Sardegna una destinazione di lusso a livello internazionale.
Grazie alla collaborazione con architetti del calibro di Jacques Couelle, Luigi Vietti e Michele Busiri Vici, il principe ideò e sviluppò Porto Cervo, destinato a diventare il cuore pulsante della Costa Smeralda. Nel 1963 creò Cerasarda, brand di ceramiche di pregio, mentre nel 1967 fondò lo Yacht Club Costa Smeralda, simbolo dell’élite nautica mondiale.
Un visionario, che capì prima di tutti l’importanza dei collegamenti, tanto che nel 1964 diede vita alla compagnia aerea Alisarda, diventata Meridiana nel 1991 e poi Air Italy nel 2018. Sul finire degli anni ‘60 completò il suo grande progetto con la costruzione dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, punto di accesso privilegiato per il turismo di lusso.
E nel corso degli anni furono tantissime le star del cinema e della televisione che approdarono nell’Isola, alcuni direttamente suoi ospiti come il suo grande amico Gianni Agnelli. Volti noti che alimentarono un meccanismo di “influencer prima degli influencer”, alimentando il mito della Sardegna come meta esclusiva.
Il principe Karim Aga Khan IV lascia così un’eredità indelebile nella storia della Sardegna. Dove gli altri vedevano solo una natura selvaggia, lui vide un’opportunità di sviluppo, indicando ai sardi una via d’uscita da quell’immagine di arretratezza e banditismo a cui sembravano condannati dall’Italia stessa.
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