Sono stati condannati a due anni di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, i tre imputati per la tragica morte bianca di Claudio Milia. Dovranno anche risarcire i familiari.
La condanna è stata emessa nel Tribunale a Cagliari dopo più di quattro anni di dibattimento. L’uomo, carpentiere di 45 anni di Iglesias, perse la vita il 13 novembre 2020 nella zona industriale Sa Stoia della stessa Iglesias.
Milia lavorava per conto della CQ NOL Srl. Era salito sul capannone della ditta LO.CI Trasporti Srl per verificarne la copertura in vista di alcuni lavori di ristrutturazione della campata sinistra dell’edificio. All’improvviso però il tetto aveva ceduto sotto il suo peso e il lavoratore era precipitato da un’altezza di oltre 4 metri.
Una caduta che purtroppo gli aveva causato politraumi troppo gravi e fatali. Furono vani i soccorsi.
La Procura cagliaritana aveva subito aperto un procedimento penale per ii reato di omicidio colposo con l’aggravante di essere stato commesso in violazione delle norme antinfortunistiche. Sotto indagine erano finiti Gianluca Locci, Giorgio Ciccu e Gianluca Tocco.
Dopo un lungo processo che ha visto tanti rinvii e svariate udienze per acquisire le varie testimonianze e sentire i periti, oggi i giudici hanno emesso sentenza con la condanna a due anni per ciascuno dei tre imputati.
Il giudice ha altresì stabilito una provvisionale a favore dei congiunti della vittima di 150mila euro per la moglie, 100 mila per entrambi i genitori e 50mila euro per il fratello.
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