Il nuovo Codice della strada introdotto dal ministro Matteo Salvini continua a far discutere. All’attacco del provvedimento anche la deputata sarda di Avs Francesca Ghirra, che si scaglia contro l’articolo 187 relativo alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, perché prevede la configurazione del reato e delle relative sanzioni quando si rileva la positività alle sostanze indicate e non più anche lo stato di alterazione psico-fisica.

“Abbiamo provato in tutti i modi a far capire a Salvini che le modifiche all’art. 187 del codice della strada avrebbero creato problemi a chi fa uso di cannabis a scopo terapeutico, ma non c’è stato nulla da fare” ha dichiarato in una nota la deputata Ghirra. “Le nuove disposizioni certificano la furia ideologica del ministro, che pensando di punire gli “sballoni” penalizza tanti malati, senza peraltro garantire la sicurezza sulle nostre strade”.

Il gruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un’interrogazione parlamentare alla Camera, a prima firma dell’onorevole Ghirra, “per chiedere che siano emanate delle linee guida uniformi sul territorio e che gli accertamenti sui pazienti in cura con fitocannabinoidi vengano regolati diversamente”.

“Chi fa uso di cannabis terapeutica oggi rischia il ritiro della patente per una scarsa conoscenza tecnica e per l’assenza di linee guida generali dei Ministeri della Salute o dei Trasporti – continua Ghirra – Questa situazione limita enormemente la libertà personale e di movimento, ponendo i pazienti davanti alla scelta di rinunciare alla guida o alle cure con fitocannabinoidi, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla qualità della vita”.

E conclude: “Le scelte ideologiche di Salvini non possono ledere i diritti dei malati e la loro libertà di movimento”.

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