La giunta regionale guidata da Alessandra Todde ha approvato nella giornata di mercoledì 22 gennaio il Piano regionale di sviluppo. Si tratta di 600 pagine che racchiudono il piano quinquennale che sta alla base dei documenti finanziari della Regione.

Il nostro è un documento vivo, che cambierà nel tempo, dobbiamo dare delle risposte ai sardi e le nostre azioni, i nostri obiettivi cambieranno rispetto ai bisogni di una realtà che cambia. Nel documento c’è la nostra visione e gli obiettivi principali” ha spiegato la governatrice.

Come si articola il piano quinquennale

Il piano si articola su dieci assi di programma. All’interno di ognuno di questi vengono riportati nel dettaglio tutti gli obiettivi che la Regione intende raggiungere da qui al 2029.

I dieci assi sono: Sanità e salute, Politiche sociali, Il buon lavoro, Conoscenze e cultura, Governo del territorio, Ambiente e paesaggio, Trasporti e reti tecnologiche, Transizione energetica, Sviluppo economico e sociale sostenibile, Nuovo sistema Sardegna.

Al momento sono stati programmati 3 miliardi e 753 milioni a cui si dovranno aggiungere 17 miliardi da programmare entro il 2029, per un totale di 20 miliardi e 670 milioni.

“Per una volta noi diamo le risorse, la testa e la visione per trasformare questa Regione. Ci siamo focalizzati sugli obiettivi e abbiamo lavorato per finanziare obiettivi e azioni” ha aggiunto.

Gli interventi previsti dal piano

Sul fronte sanitario, gli obiettivi puntano a rafforzare l’azione dei medici di base, modificandone compiti amministrativi e ambulatoriali, a tagliare le liste d’attesa e a riformare il Cup. Previsto l’Ospedale dei bambini per offrire un servizio d’eccellenza ai piccoli pazienti sardi.

Per le Politiche sociali, 300 milioni vengono stanziati per il piano straordinario di manutenzione degli edifici Area, l’azienda regionale che si occupa dell’emergenza abitativa per le persone in condizioni economiche disagiate. Mentre 102 milioni (di cui 48 già stanziati e 54 da stanziare) sono dedicati al finanziamento del Reddito di inclusione sociale (Reis). Arriva lo psicologo di base e per le scuole e si potenziano gli strumenti di prevenzione contro la violenza sulle donne e la presa in carico delle vittime.

Nel capitolo Il buon lavoro, si inseriscono la riqualificazione dei disoccupati (in modo particolare quelli delle aree di crisi industriale irreversibili), il bonus di sostegno al lavoro dignitoso, con premialità previste per le piccole e medie imprese che offrono lavoro tutelato, adeguatamente retribuito e duraturo, e incentivi per il rientro dei cervelli.

L’ambito Conoscenza e cultura prevede 409 milioni per il diritto allo studio, destinati alle politiche a favore dei disabili, alle borse di studio e all’abbattimento del costo degli affitti, dei libri e dei trasporti, 188,5 milioni per il sostegno ai settori cinema, teatro, musica e cultura e la predisposizione di una legge quadro sull’Istruzione.

Quanto al Governo del territorio, il provvedimento varato dalla Giunta ha l’obiettivo di aggiornare il Piano paesaggistico regionale (Ppr). Vengono anche stanziati 408 milioni per i progetti di sviluppo urbano sostenibile e di rigenerazione urbana e 337 milioni per le aree interne dell’Isola, per interventi da realizzare con i comuni e le comunità montane.

Nel capitalo Ambiente e paesaggio ci sono 1 miliardo e 700 milioni per l’efficientamento delle risorse idriche (422 milioni stanziati e 1 miliardo e 200 milioni da stanziare); 346 milioni per interventi di mitigazione rischio idrogeologico; 88,6 milioni per la conservazione e tutela degli ecosistemi costieri; 25 milioni per la realizzazione della nuova scuola forestale a Nuoro; 5 milioni per la realizzazione della cittadella della Protezione civile.

Per Trasporti e reti tecnologiche si mettono a correre 582 milioni per la nuova continuità territoriale (persone e merci); aiuti sociali per il trasporto aereo e nuove rotte aeree; fondi per la ferrovia Nuoro-Abbasanta.; 598,5 milioni per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strade.

L’ambito della Transizione energetica prevede la creazione dell’Agenzia energetica regionale, pronti poi 678 milioni per gli incentivi all’energia rinnovabile più 112 milioni per la realizzazione di comunità energetiche, 64 milioni invece andranno all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati.

Per Sviluppo economico e sociale sostenibile sono disponibili 120 milioni per l’attrazione degli investimenti e la competitività; 280 milioni per produzioni agricole, alimentari, forestali e la pastorizia; 460 milioni per lo sviluppo industriale (aree industriali, incentivi, startup).

310 milioni poi per l’economia del mare (pesca, ambiente, portualità, turismo); 720 milioni per internazionalizzazione, promozione, valorizzazione dell’immagine della Sardegna; 221 milioni per l’artigianato (incentivi, ricostituzione ente Isola., nuovo sito sull’artigianato).

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