Furibondo scontro di comunicati in Regione tra Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle sulla nomina di Eugenio Annicchiarico a Segretario generale. Coinvolti i capogruppo dei due partiti, Paolo Truzzu e Alessandro Solinas.

L’attacco di Truzzu. “Approssimazione e confusione anche nelle pratiche più semplici, seppure assolutamente importanti, dell’Amministrazione regionale, come la nomina del Segretario generale. Lo scorso 4 dicembre, la Giunta Todde aveva deliberato la nomina di Eugenio Annichiarico e, in attesa della sua piena titolarità nell’incarico, la sostituzione del dimissionario Lorusso con il direttore generale della Presidenza, Giovanni Deiana. Finora non risulta alcun decreto della Presidente e neanche che sia stato firmato il contratto”.

La risposta di Solinas. “Come spesso accade da quando siede in consiglio regionale, anche oggi Paolo Truzzu rilascia dichiarazioni totalmente sbagliate e inaccettabili. Eugenio Annichiarico è stato nominato Segretario generale della Regione Sardegna lo scorso dicembre con una delibera di giunta. A gennaio è stato designato dalla giunta quale componente della commissione paritetica Stato-Regione. Il procedimento di designazione in tale commissione, di competenza della Regione, si perfezionerà con la presa d’atto della stessa da parte del Consiglio regionale e con l’invio della designazione al Ministro degli Affari Regionali. Questo ultimo atto sarà trasmesso dopo la presa di servizio di Annicchiarico. Dopodiché il Ministro lo nominerà nella commissione. Quindi, del tutto correttamente e nella delibera di designazione in commissione paritetica, Annicchiarico è stato qualificato come Segretario generale. Le affermazioni di Truzzu, che confonde i due procedimenti e i diversi atti di designazione e nomina , lasciano il tempo che trovano”.

La controrisposta di Truzzu. “Ringrazio il consigliere Solinas per aver gentilmente confermato ciò che ho sostenuto nella mia nota: la nomina del Segretario generale della Regione non è stata perfezionata. Perciò, Eugenio Annicchiarico non avrebbe potuto essere nominato, in qualità di segretario generale (come indicato nella delibera di Giunta regionale del 9 gennaio), come componente della Commissione paritetica Stato-Regioni”.

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