Le recenti piogge hanno permesso alla Sardegna di ottenere una boccata d’ossigeno nei suoi invasi, e a garantire l’uscita dalla grave crisi idrica in cui era entrata negli ultimi anni. Sul tema è intervenuta la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, con un lungo post sui social.

La crisi idrica smette di essere emergenza quando viene gestita con pianificazione e interventi mirati. Questo è l’approccio che abbiamo adottato sin dall’inizio del nostro mandato, trovandoci davanti a una situazione complessa. Siamo intervenuti tempestivamente. Abbiamo pianificato e stanziato risorse per le opere necessarie, dando priorità alla gestione ordinaria per non dover più rincorrere emergenze straordinarie. Un altro esempio concreto è la gestione della crisi nel Nuorese, una settimana fa, prima della pioggia di questi giorni, i bacini erano quasi vuoti al punto che abbiamo ritenuto opportuno chiedere lo stato di emergenza nazionale. Grazie alle azioni intraprese, siamo riusciti a gestire al meglio la poca acqua disponibile“.

Tuttavia, questo non significa ‘liberi tutti’ per la Presidente.

Tanto che Regione e Abbanoa stanno lavorando per “garantire riserve idriche adeguate, anche nelle scuole, e per far fronte a eventuali future emergenze con una gestione preventiva”.

E ha smentito che l’acqua del Govossai sia stata sprecata: “E’ stata utilizzata per alimentare il potabilizzatore di Janna ‘e Ferru e l’eccesso è confluito nel lago di Gusana. Inoltre, il bacino della diga di Olai è attualmente a una capienza di 7 milioni di metri cubi su 12 disponibili. Questo sottolinea l’importanza di affrontare il problema in modo sistematico”.

Infine una carezza ad Abbanoa e al nuovo corso. “Anche la gestione di Abbanoa sta cambiando passo, il presidente Sardu si è posto l’obiettivo ambizioso di ridurre del 20% le perdite idriche entro l’anno. La strada è lunga, ma è tracciata. Il nostro impegno è chiaro, vogliamo trasformare la gestione dell’acqua da emergenziale a pianificata e strutturale”.

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