E’ andato a buon fine l’appello lanciato da Massimo Mameli sulla restituzione dei libri rubati dal Booksharing delle MamoLibrerie.

Qualche giorno fa, infatti, due ragazzi orientativamente di 35 anni, incuranti delle telecamere che li stavano riprendendo, avevano portato via un grande quantitativo di libri che erano stati posti lì per il servizio di Booksharing.

Mameli aveva annunciato subito che non avrebbe sporto denuncia, facendo solo un accorato appello. Una decisione che ha portato i frutti sperati, come spiegato da lui stesso sui social: “L’appello è arrivato a destinazione. I ragazzi si sono fatti sentire e dopo un breve diverbio telefonico sulle responsabilità, ci siamo incontrati. Ho deciso di risolvere la questione in maniera pacifica”.

“Alla mia domanda ‘dove sono finiti i libri?’ mi è stato detto che sono stati prelevati dalle MamoLibrerie – continua Mameli – per essere consegnati ad una comunità di minori protetta, che però non può essere citata. Hanno comunque riconosciuto che il prelievo è stato fatto in maniera scorretta, per questo abbiamo ricevuto la promessa che verranno portati altri libri e accettato le loro scuse“.

“Ringrazio tutti per la solidarietà manifestata – prosegue – e per le tantissime richieste di contribuire a rimpinguare le MamoLibrerie che ora sono un pochino spoglie, poverine loro”.

Infine, la chiusura della questione e il perdono dei ragazzi: “Loro sono due bravi ragazzi con la passione per i libri che non volevano far del male a nessuno, che non pensavano minimamente di ferire qualcuno, hanno commesso una leggerezza, ma a fin di bene, i libri erano davvero destinati a qualcuno che ne aveva bisogno”.

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