Sono preoccupanti le condizioni del Carcere di Uta: secondo i dati diffusi dall’Ufficio Statistica del Ministero della Giustizia, in un anno c’è stato un 30% di crescita del sovraffollamento.

La denuncia è di Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV”, che ha rielaborato i dati ministeriali riferiti alla Sardegna.

Se al 31 dicembre 2023 erano recluse 601 persone per 561 posti. Un anno dopo sono diventate 768, senza che sia aumentato corrispettivamente il numero degli operatori penitenziaria con o senza divisa.

“Nella valutazione della gravità della situazione occorre tenere presente anche la notevole crescita di stranieri, prevalentemente extracomunitari. A Cagliari-Uta sono 187 (erano 112 un anno fa). Complessivamente in Sardegna sono 585, il 25,5% dell’insieme delle persone private della libertà. Una così massiccia presenza di stranieri nelle Case Circondariali, dove il sovraffollamento ha portato a 4 e addirittura a 5 persone in una cella destinata a 2 detenuti, con letti a castello e l’impossibilità di stare tutti in piedi contemporaneamente, favorisce momenti di insofferenza reciproca e difficoltà nella convivenza”.

L’auspicio, per la Caligaris, è che “i Parlamentari sardi facciano sentire la loro voce nelle sedi opportune e la Presidente della Regione ricordi nella Conferenza Stato-Regioni che la Sardegna mette a disposizione dello Stato 6 mila ettari di territorio per le Colonie Penali ma non ha Direttori titolari negli Istituti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Isili. Una vergogna”.

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