“Penso che si chiarirà tutto rapidamente e, come tutto il Partito democratico, sono solidale con la presidente Todde e con tutta l’amministrazione”. Così in un’intervista al Corriere della Sera, il senatore Marco Meloni del Pd interviene sul caso della decadenza della presidente Todde.
“La scelta di Todde è stata di affidare la sua campagna al comitato elettorale che ha poi prodotto il suo rendiconto. La legge è del 1993: è obsoleta e presenta aspetti non del tutto chiari” dice ancora. “I legali ci dicono che se anche sono stati fatti degli errori formali comunque non possono portare alla decadenza”.
Per Meloni è impensabile parlare di malafede e poca trasparenza. “Mi pare che questo lo escludano tutti, anche dall’opposizione. Credo nella buona fede e nella serietà della presidente Todde”.
E sulle dimissioni invocate dal centrodestra lancia la freccia. “Chi le invoca? Ugo Cappellacci di Forza Italia? Nel 2009 la sua campagna da presidente portò per settimane tutto il governo in Sardegna a spese del contribuente. Per quella campagna Berlusconi è stato condannato per diffamazione. Nessuno ha chiesto le dimissioni di Cappellacci sotto processo per reati gravi. Farebbe decisamente meglio a tacere”.
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