Il caso Todde sta facendo discutere tanti costituzionalisti, avvocati e esperti politici in Sardegna.

Carlo Mannoni è stato vicepresidente, assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, oltre che direttore generale della Regione per un decennio.

Sui social ha provato a fare una serie di precisazioni, senza sottovalutare la gravità del pronunciamento ai danni della Presidente.

“La Commissione di vigilanza elettorale non è una magistratura né una sezione specializzata di questa. È un organo collegiale amministrativo di garanzia, con poteri di decisione. Le sua decisione sul ‘caso Todde’ non è ‘definitiva’ perché questa dev’essere stata dichiarata ‘in modo definitivo’ e tale potrà considerarsi solo dopo l’esaurimento dei tre gradi di impugnazione concessi dalla legge all’interessata contro la decisione del Collegio di garanzia e dopo la delibera del Consiglio regionale (sentenza corte costituzionale n. 387 del 5 novembre 1996)”.

Nel caso in cui venisse confermata la decisione del collegio di garanzia, il Consiglio Regionale dovrà prenderne atto e la decadenza dal ruolo diventerebbe definitiva. Con conseguente scioglimento dell’assemblea e ritorno alle elezioni.

“Il ricorso al tribunale (probabilmente estraneo alla circoscrizione della Corte d’Appello di Cagliari) non contempla la sospensione del provvedimento impugnato. L’unica sospensione prevista è quella della decisione del tribunale in caso d’appello” aggiunge.

Ciò che risulta certo è che “presumibilmente entro la fine di quest’anno conosceremo le sorti della nostra legislatura regionale”. Nel frattempo, la presidente Todde e i suoi assessori potranno operare nel pieno dei poteri conferitigli dalla legge.

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