Sul caso Todde si stanno esprimendo diversi avvocati e costituzionalisti, sul valore o meno della possibile decadenza della Presidente della Regione.

Giovanni Dore, avvocato e candidato alle scorse regionali nella lista “Uniti con Alessandra Todde”, ha provato a dare una posizione sui social.

“Le numerose violazioni contestate, per lo più formali, richiamano espressamente i commi 3, 4 e 6, dell’art.7 della l. 515/93, cui sono ricollegate sanzioni puramente pecuniarie”.

La decadenza di un consigliere regionale (e dunque anche del Presidente della Giunta), spiega, “può invece essere comminata nel solo in caso di superamento del tetto di spesa previsto o di omessa dichiarazione del rendiconto, come disposto dai commi 7, 8 e 9 dell’art.15 della medesima legge. Violazioni che, nello specifico, non paiono esser state commesse, nè contestate”.

La questione giuridica, viene confermato, è complessa. Per questo l’organismo di garanzia ha previsto solo una sanzione pecuniaria, “limitandosi a evocare (in modo sibillino) la ‘decadenza’ della Presidente nella parte in cui ha investito il Consiglio regionale per la relativa delibere di competenza”.

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