Il terremoto politico che ha scosso la Sardegna e la Presidente Alessandra Todde ha portato sull’isola l’attenzione dei principali quotidiani nazionali.

Nel corso delle interviste concesse, la Presidente ha voluto fare ancora una volta chiarezza sulla questione: “Non accetto lezioni di legalità da chi difende una ministra accusata di truffa allo Stato o ha votato in Parlamento per la ‘nipote di Mubarak’. Sono certa della correttezza del mio operato, ho fiducia nella magistratura e chiarirò tutto nelle sedi opportune” ha riferito a Repubblica.

L’atto della commissione regionale di garanzia elettorale non ha poteri per farmi decadere – ha proseguito Todde – L’unico organo che può farmi decadere è il Consiglio regionale. Quindi sono nel pieno della mia legittimità e vado avanti serenamente. Io mi sto concentrando solo sulle cose per le quali mi hanno eletto”.

Al Fatto Quotidiano invece ha sottolineato la vicinanza dimostratale dai leader dei partiti nazionali Conte e Schlein, a cui molti avevano imputato un misterioso silenzio sulla questione: “Paradossalmente questa vicenda ha ricompattato la mia maggioranza. Ho parlato a lungo sia con Conte che con Elly Schlein, i miei consiglieri mi hanno mostrato la loro vicinanza e i tecnici del Pd hanno parlato con i nostri avvocati. Siamo coesi”.

Infine, si è soffermata sulla bolletta da 153 euro contestatale: “Chiariremo anche questo. Ma il fatto che una bolletta di questo importo faccia parte dell’ordinanza ci racconta di cosa stiamo parlando“.

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