Sette punti per sette contestazioni, e il caso Todde è esploso. Divenendo un argomento nazionale, con tantissimi interessati. Soprattutto con l’occhio verso eventuali future elezioni anticipate.
Intanto una precisazione necessaria: Alessandra Todde è stata dichiarata decaduta dal Collegio regionale di garanzia elettorale, in seno alla Corte d’Appello di Cagliari.
Non è decaduta dal suo ruolo di Presidente. Differenza sostanziale che consente all’attuale Giunta di proseguire il suo lavoro finché non arriverà una decisione definitiva dal Tribunale.
Chi fa parte del Collegio regionale
Il Collegio è composto dalla presidente della Corte d’Appello, Gemma Cucca, che lo presiede. Quindi ci sono 6 componenti effettivi: Dario De Luca, Consigliere della Corte d’Appello di Cagliari; Maria Luisa Scarpa, Consigliere della Corte d’Appello di Cagliari; Francesco Alterio, Consigliere della Corte d’Appello di Cagliari; Riccardo Fercia, docente universitario; Roberta Asuni, dottore commercialista e Tullio Conti, dottore commercialista.
Quanti e quali sono i punti contestati
Sono 7 i punti contestati, secondo i quali – in particolare – risulterebbero gravi inadempienze nelle dichiarazioni delle spese effettuate in campagna elettorale. Eccole di seguito:
– Alessandra Todde non ha nominato un mandatario per la sua campagna elettorale. La figura obbligatoria per assicurare il controllo e la correttezza delle entrate e uscite di una campagna elettorale, come richiesto dalle normative vigenti.
– Non risulta l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che, non essendo stato nominato, non ha potuto produrre la suddetta sottoscrizione.
– Ha dichiarato un conto spese di 90.629,98 euro e ricevuto contributi per 90.670,01 euro. Non è chiaro però se le spese sostenute siano legate alla sua campagna elettorale da candidata o a quella dei candidati del Movimento 5 Stelle.
– I contributi sono stati ricevuti su un conto corrente Intesa Sanpaolo Montecitorio. Dunque non è stato aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi.
– È stata presentata una lista movimenti dallo stesso conto corrente, ma non è stato presentato un estratto conto. Necessario per verificare le dichiarazioni e la trasparenza dei fondi utilizzati.
– Dalla lista movimenti, non risultano i nomi di chi ha contribuito alla campagna elettorale. L’identificazione è necessaria da normativa per la il tema della trasparenza.
– Non sarebbe chiaro su quale conto siano state indirizzate le donazioni raccolte durante la campagna attraverso PayPal.
Contestata una fattura da 153 euro
Tra le contestazioni sulle spese elettorali della campagna della presidente Alessandra Todde, c’è anche una fattura intestata datata 11 gennaio 2024 relativa alle spese Enel per un importo di 153,16 euro.
Riguarda il locale in via Sidney Sonnino 223 a Cagliari, preso in affitto come sede elettorale.
La fattura che non sarebbe stata depositata tra gli atti prodotti. La mancata presentazione di questa fattura e la sua presenza nel cassetto fiscale di Todde è stata accertata dalla direzione provinciale di Nuoro dell’Agenzia delle Entrate e trasmessa al collegio regionale in un momento successivo.
Secondo l’avvocato Benedetto Ballero, la verifica di questa fattura non dovrebbe spettare a un organo come il collegio regionale di garanzia.
La sanzione ai danni di Alessandra Todde
A carico della Presidente, tenute conto le contestazioni delle irregolarità, è stata determinata la sanzione amministrativa di 40 mila euro. Il versamento deve avvenire entro il termine di trenta giorni dalla notifica dell’ingiunzione.
Cosa può fare (e farà) Alessandra Todde
La presidente della Regione farà ricorso presso un tribunale ordinario, che può sospendere l’efficacia del provvedimento di decadenza. Nel frattempo il Consiglio Regionale attenderà la conferma o meno della decisione del Collegio di garanzia elettorale.
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