La governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, ha voluto porgere i propri auguri di buon anno a tutto il popolo sardo che, da quasi un anno, rappresenta.

“Voglio riprendere le due parole chiave del discorso di fine anno del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: speranza e rispetto. Le voglio declinare per i miei auguri di anno nuovo a tutti i Sardi che mi onoro di rappresentare”, ha dichiarato Todde.

Speranza di tornare ad essere costruttori di pace e di poterci curare in tempi certi e senza le discriminazioni e le limitazioni incivili che ci hanno fatto vestire anche recentemente la maglia nera d’Italia. Speranza di poter far crescere generazioni di giovani istruiti nonostante i tagli del governo, che vorrebbero penalizzare ancora di più i nostri territori. Speranza di creare posti di lavoro e di veder sorgere aziende che valorizzino il nostro ambiente e le nostre specificità di isola, per non dover più sottostare ai ricatti di multinazionali come quelli visti anche di recente in Sulcis“.

Serve far capire a chi ha trattato la nostra Isola come mera risorsa per i propri affari, magari usando soldi pubblici per abbattere il rischio di impresa, che il contesto sta cambiando, che noi stiamo cambiando. Che siamo pronti ad accogliere chi vuole contribuire a costruire assieme a noi lavoro, una società e un ambiente prospero e moderno. Ma pretendiamo rispetto“.

“Sulla sanità è necessario davvero un impegno straordinario e sarà mio compito occuparmene insieme alla nostra maggioranza con il metodo che abbiamo inaugurato: a testa bassa e senza risparmiarci“.

“È il momento del noi. Lo abbiamo detto durante la campagna elettorale e lo abbiamo fatto diventare un metodo di lavoro. Continuiamo a stare uniti. Non posso immaginare auspici migliori perché sia un 2025 di cambiamento e di trasformazione. Buon anno a tutto il popolo Sardo”.

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