La presidente Todde ha chiesto un’accelerata ai suoi sul tema Sanità, ma dai banchi della minoranza c’è scetticismo sulla sterzata. Il capogruppo di Sardegna al centro 20Venti, Antonello Peru, è convinto che il centrosinistra debba smettere di “perdere tempo in conflitti interni per le nomine dei direttori generali”.

In una nota, l’esponente centrista critica l’ennesima riunione dedicata alla riforma sanitaria e chiede interventi concreti per rafforzare la sanità regionale. “Per raggiungere questo obiettivo non è necessario proporre nuove riforme che stravolgano il sistema ancora in fase di assestamento” spiega Peru.

“È sufficiente applicare attraverso delibere di Giunta, la legge regionale n. 24 del 2021. Questa normativa fornisce tutti gli strumenti per programmare il piano sanitario regionale efficace, dalla medicina territoriale integrata con quella ospedaliera, fino alla medicina di prossimità”.

Secondo Peru, “invece di far questo una parte della maggioranza continua a voler insistere proponendo, solo per giustificare una riforma, l’accorpamento di diverse Asl in vari territori o come quello dell’AOU di Sassari con la ASL n. 1”. E affonda: “Sono interventi improponibili e incompatibili, dato che queste strutture svolgono funzioni e compiti profondamente diverse. È come mescolare pere e mele“.

“Inoltre, se l’intento è quello di cambiare la gestione dei commissari, anche in questo caso la legge 24 offre già strumenti adeguati. Gli articoli 40 e 41 prevedono competenze specifiche per l’assessore in materia di indirizzo e controllo sui direttori generali, senza bisogno di interventi straordinari”.

Per il consigliere, dunque, si tratta di “soluzioni di facciata che non favoriscono reali benefici” e occorrerebbe “puntare alla realizzazione di ospedali moderni, centralizzati ed efficienti, capaci di garantire l’integrazione tra discipline assistenziali e operatori sanitari”.

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