Mentre si assiste agli ultimi giorni di presidenza Biden e ci si prepara all’insediamento di Donald Trump, gli Stati Uniti negli scorsi giorni si sono fermati per rendere omaggio a Jimmy Carter.
Colui che era stato il 39esimo presidente è venuto a mancare lo scorso 29 dicembre all’età di 100 anni. I funerali di stato si sono invece tenuti tre giorni fa, il 9 gennaio, e hanno portato con loro una breve tregua politica. Una pausa che è stata incorniciata dalla presenza di ben 5 ex presidenti, ovvero Biden e Trump appunto, Obama, Bush e Clinton.
Entrato in carica nel 1976, succedendo a Ford, Carter si ritrovò davanti un periodo piuttosto complesso da gestire, che culminò con la crisi degli ostaggi in Iran. Un fatto che causò la sua mancata rielezione.
Al di là dei giudizi storico-politici sulla sua persona, durante la presidenza per qualche istante Jimmy Carter si “avvicinò” inaspettatamente alla Sardegna.
Il 24 gennaio del 1980, il sardo Francesco Cossiga, allora presidente del Consiglio, si recò in visita ufficiale negli Stati Uniti. Invitato alla cena di stato organizzata per l’occasione, fu ovviamente il presidente Carter a dare il brindisi di benvenuto.
A sorprendere tutti però furono una sua battuta sulla Sardegna e la citazione di un detto sardo: “In effetti, noi abbiamo una cosa particolare in comune: la Sardegna è lontana da Roma quanto la Georgia da Washington“.
“Stamattina – proseguì Carter, come riportato dal “The American Presidency Project” – ho citato un detto sardo, secondo cui si riconoscono i veri amici solo in un momento di crisi o di tribolazione, di sfida. E negli ultimi mesi sotto il Primo Ministro Cossiga, alla nostra Nazione è stato ricordato ancora una volta il vero valore dell’amicizia”.
Un piccolo aneddoto che portò inaspettatamente, seppur per qualche istante, la Sardegna alla Casa Bianca.
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