(Crediti foto: Università degli Studi di Cagliari)

Il docente e linguista dell’Università degli Studi di Cagliari Massimo Arcangeli è stato tirato in ballo nel contenzioso scoppiato tra il ministro dell’istruzione Valditara e lo scrittore Nicola Lagioia.

Il ministro infatti aveva querelato lo scrittore, per via di una critica che Lagioia aveva mosso nei suoi confronti relativa alla grammatica utilizzata in suo tweet.

In questo contesto, è stato citato anche Arcangeli che, con un post sui social, aveva invece chiarito come le scelte sintattiche del ministro potessero essere considerate corrette.

Il professore è stato così intervistato dal quotidiano Repubblica e ha spiegato la sua posizione: “Avevo espresso sui social un giudizio tecnico di mia iniziativa, motu proprio, e non rispondendo a una chiamata. Nessuno mi ha mai sollecitato, né ho mai ricevuto messaggi o telefonate dal ministro o altri del suo staff. Tra l’altro sono politicamente dalla parte opposta e il riverbero di questa storia mi sta danneggiando”.

“Il ministro – ha proseguito Arcangeli – aveva ripostato il mio commento sul suo profilo X, cosa che non potevo impedire. Ma ritrovarmi poi nella citazione contro Lagioia mi ha lasciato basito“.

Il linguista poi conclude: “Effettivamente qualche piccola cosa che non andava nella punteggiatura c’era, ma si tratta solo di sciatteria. Lagioia aveva un po’ calcato la mano prendendolo di mira. Farmi passare però per consulente ministeriale la considero un’onta“.

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