Il Cagliari perde per 2-1 al “Penzo” contro il Venezia nel confronto salvezza. Decisivi i gol di Zampano e Sverko, non basta la marcatura di Pavoletti a riaprire la sfida.
Probabilmente l’idea di Nicola era quella di puntare sul palleggio per muovere la difesa avversaria e aprire gli spazi. Non accade per tutto il primo tempo, anzi lo spazio lo trovano i padroni di casa per andare in vantaggio su un liscio di Augello.
Tra il primo e il secondo tempo, la partita del Cagliari è un incubo. Il Venezia sembra il Barcellona, con un indiavolato Oristanio fa a fettine una difesa da horror dei rossoblù. Il raddoppio è comico, ma non c’è nulla da ridere. Anzi tanto da piangere.
Solo i cambi modificano la gara. Pavoletti è un fattore: segna, spizza, battaglia. Ma sale in cattedra Stankovic che para di tutto e di più, garantendo i tre punti alla sua squadra.
La Partita.
È una partita bloccata per circa trenta minuti dove il Cagliari palleggia bene ma non incide. La svolta al 31’ quando il colpo di testa di Mina viene respinto (di testa) da Stankovic. A quel punto la partita si sveglia, e il Venezia passa sul primo errore rossoblù: giocata di Oristanio, Augello scivola e Zampano insacca l’1-0. Sparacchia fuori dalla distanza Gaetano al 42’, Stankovic si oppone a Zortea.
Riparte bene il Venezia e Idles va vicinissimo al raddoppio anticipando Sherri, palla sopra la traversa. Al 55’ Oristanio sfiora il palo dalla distanza, poi cinque minuti dopo sigla il 2-0 con lo scavetto superando Sherri in uscita. Il Var però annulla per fuorigioco di Pohjanpalo. Il raddoppio è questione di poco: taglio centrale di Sverko, vince due rimpalli, calcia cadendo e batte Sherri. Nel momento più difficile, il Cagliari accorcia: cross di Augello dalla sinistra, Pavoletti di testa insacca. Pazzesco Stankovic su Zappa e Lapadula, neanche Felici riesce a bucare il portiere avversario.
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