Giacomo Desogus, 28 anni, e Matthias Steri, 27, sono i due giovani cacciatori tragicamente deceduti il 15 dicembre nelle campagne di Quartu. L’arma che ha causato il dramma, un fucile regolarmente detenuto, apparteneva a Desogus che possedeva il porto d’armi.
Gli inquirenti stanno valutando due possibili ricostruzioni dell’accaduto. La prima ipotesi è che Desogus abbia chiesto all’amico di reggergli il fucile mentre si toglieva un indumento, poi trovato a terra, e che accidentalmente sia partito un colpo sparato da Steri. Quest’ultimo, forse sconvolto, si sarebbe tolto la vita. La seconda ipotesi è che Desogus stesse insegnando a Steri a usare l’arma, con un tragico errore nel maneggiare il fucile.
I due amici erano legati da un rapporto di lunga data e non c’erano ruggini tra loro. Al momento infatti sembra escluso un omicidio-suicidio, mentre sembra certa l’ipotesi dell’incidente. Le due salme sono state trasferite all’Istituto di medicina legale del Brotzu, dove sarà il medico legale Roberto Demontis ad effettuare la perizia necroscopica dopo gli esami sul terreno.
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