Dopo le polemiche del consigliere Fausto Piga di Fratelli d’Italia sul fondo cassa record con cui la Regione chiuderà l’anno, il vice presidente e assessore al Bilancio Giuseppe Meloni replica con forza. L’esponente della Giunta in quota Pd ha spiegato la situazione, criticando aspramente la posizione della minoranza.

“Le critiche rivolte all’amministrazione Todde circa la situazione della cassa sono non solo ingenerose ma anche fuorvianti rispetto alla realtà dei fatti” dice Meloni in una nota. “La crescita esponenziale della cassa (600 milioni a febbraio 2019 – 4 miliardi a febbraio 2024) è un fatto che ha fortemente caratterizzato la precedente legislatura, dovuto sia alla maggior riscossione di entrate sia ad una lentezza di spendita delle risorse, derivante in gran parte dalla difficoltà di programmazione delle stesse, più volte ribadito dalla Corte dei Conti“.

“É impensabile bloccare o invertire questa crescita in vigenza del bilancio attuale, ossia quello approvato nella precedente legislatura, sul quale è stato possibile intervenire solo con innumerevoli delibere di Giunta, volte a modificare stanziamenti, capitoli, codifiche, e con due importanti leggi di assestamento di bilancio prima e di variazione in autunno, possibile solo dopo la parifica della Corte dei Conti di settembre. Ciò ha comportato un conseguente e ulteriore rallentamento nella gestione e nella spendita delle risorse”.

“Inoltre, con l’ultima manovra approvata dalla precedente amministrazione, sono stati programmati interventi di investimento stanziati quasi interamente sulla prima annualità del bilancio (quella in corso), che non può essere pagata nel 2024 in quanto la realizzazione degli stessi è stata spostata in avanti negli anni. E quindi ecco spiegato il fenomeno di ulteriori risorse in cassa”.

Ma non è tutto: “Non possiamo non considerare l’enorme quantità di somme conservate nei vincoli. La legge regionale n.17/2023 ha vincolato una moltitudine di interventi per quasi un miliardo di euro che stanno ancora oggi ingessando gli uffici dell’amministrazione. Sono spesso necessarie, infatti, continue modifiche normative al fine di rendere attuabili gli interventi e conseguentemente spendibili quelle risorse, la cui liquidazione pertanto si è protratta nel tempo”.

L’assessore spiega poi che sui ritardi nella liquidazione delle risorse “resta il tema della generale difficoltà nella spesa”, e che ciò è dovuto “anche ad una errata programmazione e allocazione delle risorse in fase di bilancio di previsione, sulla quale stiamo cercando di intervenire da subito in fase di predisposizione della nostra prima manovra finanziaria, la 2025/2027″.

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