Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna e dirigente del M5S, intervenuta in serata all’evento “La lezione della storia-40 anni senza Berlinguer“.
“L’unità è un dovere per riuscire a costruire un’alternativa credibile rispetto a quello che stiamo vedendo, e che non ci piace. Citando Machiavelli ‘errare è umano, perseverare è diabolico’: la destra è arrivata al governo per il fallimento e l’incapacità di costruire un’alternativa“, ha dichiarato la governatrice.
“Naturalmente dobbiamo fare i conti con forze politiche diverse e con una modalità di confronto che deve essere rispettosa – rimarca Todde nel suo intervento dal palco diviso con Massimo D’Alema-. Non ci sono ‘junior partners’, non ci sono contesti da considerare ‘cespugli’, ancillari, ma occorre confrontarsi alla pari. Questa è una cosa difficile, estremamente faticosa, ma necessaria. Non servono cartelli elettorali, ma bisogna parlare delle cose che vogliamo fare, di quale idea di Paese vogliamo portare avanti”.
Infine la conclusione sull’esperienza di governo in Sardegna: “Quando mi confronto con gli amici del Pd e con tutti coloro che fanno parte della coalizione che ha vinto le regionali, sono più le cose che ci accomunano, di quelle che ci differenziano. Certamente ci sono aspetti che ci differenziano, che sono e saranno frutto di discussioni, ma cercare la sintesi è il motivo per cui siamo classe dirigente”.
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