La Regione Sardegna ha deciso di scendere in campo a sostegno delle fasce più deboli della popolazione con un bonus dedicato al contrasto della “povertà sanitaria”. In totale a disposizione ci sono 10 milioni di euro (8 di fondi europei Fse e 2 di fondi regionali), previsti dalla delibera approvata nei giorni scorsi in giunta su proposta dell’assessora del Lavoro, Desirè Manca, di concerto con l’assessorato della Sanità guidato da Armando Bartolazzi.
Il bonus è destinato ai soggetti appartenenti a nuclei familiari con un Isee al di sotto o pari a 10mila euro e a chi ha l’esenzione per il reddito. “Data la natura sperimentale del provvedimento, non si esclude di incrementare in futuro la soglia Isee indicata, per estendere l’accesso alla misura ad una più ampia fascia di popolazione soggetta a vulnerabilità socio-economica”, ha spiegato l’assessora.
Il bonus sanitario deve essere utilizzato esclusivamente dal soggetto destinatario dell’intervento per accedere alle prestazioni del servizio nazionale nelle strutture pubbliche o private, accreditate e autorizzate all’esercizio. Le strutture saranno individuate con una manifestazione di interesse che sarà pubblicata e gestita dall’Aspal.
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