“Il Tyrrhenian Link è un’infrastruttura strategica per il nostro sistema energetico, progettata per permettere la decarbonizzazione, superare l’isolamento energetico della Sardegna e migliorare l’affidabilità e l’efficienza della rete elettrica sarda e nazionale”. Parola della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, intervistata oggi dal quotidiano Il Mattino.
La governatrice ha parlato soprattutto della legge sulle aree idonee approvata ieri dal Consiglio regionale, ma ha anche fatto una panoramica della questione energetica, ribadendo l’importanza del grande cavo sottomarino ad alta tensione che collegherà Sardegna, Sicilia e penisola.
La questione è strettamente legata a quella dell’assalto eolico, visto che il cavo servirà al trasporto di energia elettrica nella penisola italiana, così da garantire mercato a quell’energia in più che verrà prodotta dai nuovi parchi eolici e fotovoltaici rispetto al fabbisogno isolano.
Per realizzare l’infrastruttura è però necessario procedere a degli espropri nel territorio di Selargius, dove da due giorni un presidio dei comitati contrari al Tyrrhenian Link sta protestando con forza davanti alla Polizia in assetto antisommossa. Gli attivisti stanno infatti tentando di bloccare il picchettamento dei tecnici di Terna (società che realizza il progetto) sui terreni espropriati, ma non sono mancate le tensioni.
Todde però tira dritta: “È fondamentale garantire che la realizzazione dell’opera avvenga nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali, ma non si può pensare di rinunciare a un’opera così importante per il progresso e lo sviluppo della Sardegna”.
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