Prosegue la ricostruzione della morte di Francesca Deidda da parte del marito Igor Sollai, accusato di omicidio volontario aggravato. L’autotrasportatore ha fornito la sua versione dei fatti durante un lungo interrogatorio avvenuto nel carcere di Uta davanti al pm Marco Cocco, dove ha dichiarato di non aver organizzato l’uccisione della compagna, ma che il femminicidio è stato frutto di un raptus.

Secondo Sollai, assistito dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, il gesto non è quindi da ricollegare alla volontà di incassare l’assicurazione sulla vita da 100mila euro per continuare a vivere nella casa di San Sperate con una nuova compagna.

Durante l’interrogatorio, Sollai ha poi negato la presenza di complici, affermando di aver agito da solo. Ha inoltre riferito che la discussione con la moglie riguardava presunte accuse da parte di lei, secondo cui non sarebbe stato un buon marito. Questo confronto, a detta di Sollai, sarebbe stato sufficiente a scatenare la sua furia omicida. Una tesi che appare debole, ma le indagini sul movente proseguono.

Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it