(Foto credit: Roberto Monaldo / LaPresse)

La Corte Costituzionale ha confermato l’accoglimento del ricorso presentato dalle regioni Sardegna, Campania, Puglia e Toscana contro l’autonomia differenziata. E riaffermato parecchi passaggi di incostituzionalità della legge Calderoli.

Sulla decisione della Consulta si è espressa la presidente Alessandra Todde.

“La Corte costituzionale ha confermato oggi l’incostituzionalità di numerosi passaggi della legge sull’autonomia differenziata ritenendo fondate le ragioni illustrate nel ricorso sardo. Come più volte dichiarato, la Sardegna non può accettare una legge che mina la sua specialità, che la danneggia e che rappresenta una minaccia per il principio fondamentale di uguaglianza tra tutti i cittadini. Per come è stata pensata, questa è una legge che favorisce le Regioni più ricche a discapito dell’equità e della solidarietà nazionale oltre che delle prerogative costituzionali che ci sono state riconosciute attraverso il nostro Statuto. La Sardegna si è battuta con tutti gli strumenti possibili per difendere la Costituzione, i diritti, l’uguaglianza e la dignità dei sardi e di tutti i cittadini. E lo continuerà a fare”.

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