(Crediti foto: Ansa)

Almeno 200 persone, tra cui per la maggior parte studenti, hanno partecipato alla “marcia della salute“. Una manifestazione che si è tenuta a Cagliari, in via Roma, e che ha riunito rappresentanti da tutto il Sulcis.

Tanti i cartelli che esprimevano denunce molto chiare: “La Sanità non c’è“. I manifestanti hanno riepilogato lo smantellamento di un sistema che è avvenuto anno dopo anno e ha portato alla mancanza di medici, infermieri, strutture e Oss.

Il corteo si è poi fermato davanti all’assessorato regionale della Sanità e uno dei portavoce, Ivano Sais, ha chiamato in causa anche Giorgia Meloni: “Lo diciamo anche alla presidente del consiglio Meloni che è qui a Cagliari: il Governo deve mostrare di avere una visione di insieme che coinvolga anche la nostra terra, per fare tornare la Sardegna quella di una volta”.

La sanità è importante per tutti – ha proseguito Sais – non solo per chi è anziano, non solo per chi ora soffre di qualche patologia. Ma è un servizio che può essere utile a tutti in qualsiasi momento. E invece nel Sulcis assistiamo a uno smantellamento: mancano, strutture, medici, medici di base, infermieri, Oss. Non si può andare avanti così. Ma è una situazione che vale per tutta l’isola: i tagli stanno distruggendo la sanità, bisogna tutelarla“.

Poi la chiosa finale con le richieste: “L’assessore deve prendere in mano la situazione – ha riferito sempre Sais – anche il governo deve mettersi una mano sulla coscienza. Stanno danneggiando non solo la sanità, ma anche l’istruzione e il lavoro. Vogliamo un futuro in questo territorio: non vogliamo fare le valigie e partire chissà dove”.

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