Una marea di ragazze e ragazzi, studenti, rappresentanti delle associazioni e semplici cittadini hanno partecipato stamattina a Quartu alla marcia contro la violenza, promossa dall’Amministrazione comunale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’ampia adesione comunicata nelle settimane precedenti aveva fatto presagire quello che poi si è materialmente verificato: 1000 persone hanno voluto presenziare alla manifestazione. Il ritrovo in piazza XXVIII Aprile, dove prima della partenza, su proposta del Sindaco Graziano Milia, si è osservato un minuto di silenzio dedicato a Beatrice Loi, la giovanissima studentessa quartese che ha perso la vita ieri. Il corteo ha poi percorso le vie della città con arrivo presso il Parco del Popolo Curdo.
Un contributo importante è arrivato dalla comunità scolastica: i giovanissimi erano presenti con un capo di abbigliamento o con un accessorio rosso, colore simbolo della lotta alla violenza di genere. E nel parco di via Portogallo, davanti al monumento simbolo contro i femminicidi, opera dell’artista Armandino Lecca, gli studenti quartesi sono intervenuti, ciascuno a proprio modo. Di vario tipo i contributi: poesie, canti, semplici letture volte a riflettere sul ruolo della donna, sulla cultura del rispetto, sui diritti, sulla parità.
“Sono circa 99 le donne che sono state uccise dal primo di gennaio al 18 di novembre di quest’anno. È una giornata di grande riflessione e ci fa piacere che ci sia ampia partecipazione. Vorrei per questo ringraziare tutti gli istituti scolastici e i ragazzi stessi che hanno permesso la riuscita della manifestazione. È veramente importante su un tema così doloroso e di forte impatto sociale” ha dichiarato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta.
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