Presidente della Federazione italiana tennis dal 2001, il cagliaritano Angelo Binaghi è l’uomo dietro alla crescita esponenziale del movimento. Partito da una situazione critica, il dirigente sardo si gode ora la seconda Coppa Davis consecutiva conquistata dall’Italia grazie al duo composto da Sinner e Berrettini.
“Nel tennis eravamo gli ultimi – racconta dopo il successo nelle parole riportate da La Gazzetta dello Sport – La seconda volta in Davis ha un significato diverso, perché rende conclamato che nel tennis siamo i più forti al mondo. E dato che il tennis è uno degli sport più popolari al mondo, credo sia una bellissima notizia per il nostro Paese”.
“Le storie di Paolini e Errani, di Berrettini che l’anno scorso tira su la squadra senza poter giocare, quest’anno torna, gioca e vince sei match su sei. Di Sinner che ha saltato Bologna l’anno scorso e l’hanno massacrato, noi l’abbiamo difeso e ha portato due Davis. Le storie di Cobolli, Arnaldi, di Bolelli e Vavassori che nel girone han portato i punti. Oggi inoltre Fognini e Nardi hanno vinto due Challenger, abbiamo 10 giocatori nei primi 102. È una vittoria di gruppo, di tutto il mondo del tennis italiano, dei circoli, dei maestri, dei dirigenti, degli appassionati”.
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