Si riprende da dove si è lasciato, con qualche dubbio in più ma con la stessa fretta di portare a casa il risultato. Il Consiglio regionale ricomincia domani l’esame del disegno di legge sulle aree idonee a ospitare impianti di produzione di energia rinnovabile in Sardegna, che recepisce il decreto ministeriale del giugno scorso, in parte e temporaneamente cassato da una ordinanza del Consiglio di Stato.
Si va avanti, anche perché si avvicina il giorno della sentenza della Consulta sulla moratoria, ma prima serve una registrata alla linea da tenere durante l’esame in Aula, che alla ripresa dovrà iniziare la discussione sui singoli articoli e sugli emendamenti.
Tra le modifiche richieste dal centrodestra ci sono anche quelle che mirano a far entrare sui banchi dei consiglieri “dalla finestra” la legge di iniziativa popolare Pratobello 24 per cui stanno manifestando i comitati territoriali.
Per tracciare la linea la presidente della Regione Alessandra Todde ha convocato per questo pomeriggio alle 15 i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale. Tra i rappresentanti dei partiti del campo largo c’è qualche dubbio: la linea dichiarata dalla giunta di andare avanti spediti verso l’approvazione della legge nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato sospenda sino a febbraio la possibilità per le Regioni di recepire il decreto del ministro Picchetto Fratin, non convince tutti.
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