(Foto credit: Instagram Splendida Cornice)

Geppi Cucciari, nel corso del suo programma in onda su Rai3 “Splendida Cornice” ha letto un bel monologo tratto della prefazione scritta da Paolo Fresu per il libro “Lo sa il vento”, contro la speculazione e l’assalto eolico in Sardegna.

Lo sa il vento, in Sardegna, come stanno le cose. Vento che racconta di migliaia di siti nuragici ancora da scavare, di necropoli puniche che giacciono sotto intere città, di anfiteatri romani, porti fenici, porte e torri saracene, domus de janas, tombe e menhir. Vento che porta storie incredibili di sardi che questa isola amano da morire, e che mai e poi mai andrebbero via nonostante vivano a fianco di un poligono militare, di un polo chimico o petrolchimico e che oggi vedono impiantare migliaia di pale eoliche davanti ai loro occhi”.

Sono mille e mille le storie di chi salva una pietra per metterla su un muro a secco, di chi ti porge la mano solo perché sei istranzu, straniero. Straniero ma ospite e nonostante lo straniero in Sardegna non abbia portato quasi mai niente di buono. Sono mille le storie di chi sceglie l’agricoltura biologica e si interroga sulle energie alternative con coscienza e rispetto. Di chi combatte contro le centrali inquinanti, contro i radar e l’ingerenza del cemento”.

“In quel Paradiso Terrestre che si chiama Sardegna, dove le pietre e i venti restano gli unici testimoni di un progresso che si fa ogni giorno più scomodo. Il vento lo sa”.

 

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