Secondo la consulente della difesa, nel processo per stupro che vede imputati Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vincenzo Lauria ed Eodoardo Capitta, emergerebbero dubbi sull’attendibilità della principale accusatrice dei quattro giovani. Ne ha parlato questa mattina nell’aula del tribunale di Tempio Pausania la psicologa Lucia Tattoli, consulente della difesa chiamata a testimoniare insieme ad altri tre esperti dello stesso pool di avvocati che rappresentano gli imputati.
Secondo la consulente, la studentessa, all’epoca dei fatti 19enne, avrebbe mentito sui suoi disturbi alimentari: ha sempre dichiarato di aver iniziato a soffrire di anoressia e bulimia dopo lo stupro, come conseguenza del forte trauma subìto. Circostanza però smentita da numerosi messaggi e chat nelle quali lei stessa avrebbe parlato dei suoi disturbi già prima del luglio del 2019.
La psicologa ha poi messo in evidenza come la giovane sia stata sottoposta, subito dopo la denuncia ai carabinieri della stazione di Milano, cinque anni fa, al trattamento apposito previsto dal Codice Rosso per le vittime di violenza sessuale, terapia che porterebbe alla rimozione dalla memoria di alcuni fatti tragici e traumatici. Interferenze sul meccanismo della memoria che, stando alla psicologa, “potrebbero averla influenzata, cancellando tutti quei dettagli che non sarebbero coerenti con la sua versione”.
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