L’emergenza siccità ha subìto un rallentamento in Sardegna grazie alle recenti piogge. Lo evidenziano i dati e i grafici dell’ultimo bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna, emesso dall’autorità di Bacino dell’Isola.

Negli invasi sardi, le scorte idriche al 31 ottobre 2024 sono al 39,7%, pari a 725,2 milioni di metri cubi di acqua disponibile. Un mese fa, erano al 40,8%.

L’emergenza è ancora in corso, ma le criticità maggiori restano nel Nuorese e nel Sulcis. Resiste bene invece la Gallura.

Nel primo caso il livello della diga di Maccheronis, che serve cinque comuni (Torpè, Posada, Budoni, Siniscola e San Teodoro), continua a calare passando da 6,6% al 2,5%, ma in quella di Pedra e Othoni (Cedrino) il livello risale, seppure di poco: dal 29,8% al 31,8%. Nel Sulcis la diga di Medau Zirilimis resta vuota, mentre quella di Bau Pressiu è passata da 0 al 3,3%.

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