(Crediti foto: Ansa)

Il naufragio dell’Asinara potrebbe trovare presto una spiegazione? Ancora non lo si può affermare con certezza, ma la speranza dei familiari di Davide Calvia sembra dirigersi verso quella direzione.

La sera del 12 aprile 2023 due cugini, Giovannino Pinna e Davide Calvia erano usciti nel Golfo dell’Asinara per svolgere una battuta di pesca. Qualcosa però andò storto: la barca cominciò ad affondare e i due cominciarono ad inviare messaggi di Sos.

Pinna era stato ritrovato dopo 24 ore e poi ricoverato d’urgenza al Santissima Annunziata di Sassari, mentre il corpo esanime di Calvia fu rinvenuto solo qualche giorno più tardi.

Il sopravvissuto venne indagato per naufragio e omicidio colposo. Inoltre, dalle indagini emerse il fatto che la barca fosse stata rubata

Da allora ad oggi, non è mai stata fatta chiarezza sulle dinamiche del naufragio, anche perché Pinna si avvalse subito della facoltà di non rispondere. Dubbi erano emersi poi anche sulla stessa imbarcazione, che non era stata mai ritrovata. Poi qualche giorno fa la possibile svolta: il 31 ottobre è stata rinvenuta un’imbarcazione nei fondali al largo di Marritza.

A questo punto seguiranno le verifiche di rito per stabilire se si tratti o meno della stessa imbarcazione del 12 aprile 2023.

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