Continuano le tensioni attorno alla sede dell’associazione pro Israele di Cagliari “Chenabura”. Dopo gli atti vandalici subiti nelle scorse settimane, al presidente Mario Carboni sono arrivate delle minacce di morte via mail.

A denunciare il fatto è stato lo stesso Carboni, “Occhio che vi veniamo a bruciare come meritate” si legge nella mail di minacce, con una che è rivolta proprio al presidente, a cui è stato augurato di “morire nei forni”.

“Al di là del linguaggio che purtroppo ricorda troppo da vicino un periodo storico passato, tanto tragico quando ormai, pensavamo sbagliando, universalmente condannato – commenta il presidente – è il clima intimidatorio e di stampo antisemita in generale che spaventa e palesa un’intolleranza violenta di parti della società verso chi la pensa diversamente”.

Per questo motivo, Carboni ha già presentato formale denuncia alla polizia: “Non ci facciamo intimidire. Vorrei assicurare ai miei odiatori che le minacce di morte prematura nei miei confronti non gioveranno alla risoluzione della questione mediorientale, a riportare i rapiti israeliani a casa e a liberare il territorio della Palestina e del Libano dai terroristi che tanto dolore hanno seminato nelle due popolazioni civili”.

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