Il fantasista del Cagliari, Gianluca Gaetano, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del suo ritorno in Sardegna e di questo inizio di stagione che lo sta riportando sui suoi livelli.
“Ho dato tutto al Napoli, le strade a volte si dividono” ha spiegato riguardo il suo addio agli azzurri. “Quest’estate l’attesa non è stata bella, ho passato dei mesi difficili, volevo giocare di più. Oggi sono molto felice della scelta di Cagliari. Sono arrivato la prima volta qui lo scorso gennaio: da lì in poi ho sentito sempre l’affetto della gente. E per questo posso essere solo riconoscente. Ringrazio il direttore Bonato: mi aveva voluto in B a Cremona, dove c’è stata la mia esplosione. Mi ha portato a Cagliari in A due volte. Ringrazio Giulini, è un Presidente presente”.
Poi sulle difficoltà della squadra a inizio campionato. “Il ritiro ci è servito. Siamo stati insieme, lavorando bene. Mi sento al 100%”. E sul ruolo spiega: “Posso ricoprire più posizioni del centrocampo: nasco trequartista, posso giocare mezz’ala, ho fatto anche il mediano. Ho bisogno di toccare la palla, l’importante quindi per me è stare nel vivo del gioco”.
“Mister Ranieri è straordinario. Ti dà tranquillità, trasmettendoti l’amore per la maglia. Mister Nicola è forte: ha un gioco aggressivo e soprattutto ti dà coraggio, se non lo hai non vai avanti. La maglia numero 70? È in onore di mio padre Gianfelice, è il suo anno di nascita. Devo a lui la passione per il calcio”.
Infine sulla città. “A Cagliari si sta bene, vivo in zona Poetto con mia moglie Maria: stiamo insieme da 8 anni, ci siamo conosciuti che ne avevo 16. Ci siamo sposati e abbiamo avuto una bimba, Carmela Pia, che di anni ora ne ha 3. È nella stessa scuola della bimba di Deiola, è un amico e usciamo insieme”.
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