Si anima il dibattito sull’accesso negato dal governo al fondo di solidarietà nazionale per l’emergenza siccità in Sardegna. Dopo il duro comunicato dell’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta a cui ha fatto eco il post social della presidente Alessandra Todde, Fratelli d’Italia non ci sta e difende l’operato del Governo.

“La linea di demarcazione tra incapacità e banale strumentalizzazione da scaricabarile è talmente sottile da essere impercettibile nell’azione della giunta Todde” scrive sui social Francesco Mura, coordinatore regionale di FdI.

“Non è assolutamente vero che il Ministero dell’Agricoltura abbia sottovalutato le richieste della Sardegna, ha semplicemente risposto così: ‘il Fondo di solidarietà nazionale prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura’, cioè le cosiddette produzioni non assicurabili”.

Quindi Mura chiarisce: “La regione invece ha fatto richiesta solo per le produzioni assicurabili, che sono coperte da altre misure. In buona sostanza questi vanno al mare e non trovano l’acqua e di questo danno la colpa al governo”.

Dello stesso avviso il gruppo in Consiglio. “Per ottenere i finanziamenti, sia nazionali che europei, è fondamentale conoscere norme e meccanismi che li prevedono” dice il capogruppo Paolo Truzzu. “Da parte del Governo nazionale non c’è stata alcuna ‘sottovalutazione’, bensì la richiesta della Regione Sardegna non poteva essere accolta”.

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