Confartigianato ha pubblicato un dossier dal titolo “Donne imprenditrici artigiane” in cui sono state rilevate tutte le imprese a conduzione femminile in Sardegna, sulla base dei dati Istat e Movimprese riguardanti il periodo che va dal 2018 al 2023.
In totale, sono state rilevate 39.556 imprese sarde a conduzione femminile che di fatto costituiscono il 23,2% del totale delle attività produttive nell’isola. Tra queste, inoltre, si contano 6mila imprese artigiane.
Da questi dati emerge come la Sardegna si trovi al 13esimo posto tra le regioni con l’incidenza maggiore di donne imprenditrici. Al primo posto invece spicca la presenza del Friuli con il 24,5%, seguito dalle Marche. Chiude invece la Sicilia all’ultimo posto con il 9,9%.
Per quanto riguarda la Sardegna, sono dati che segnalano comunque una crescita quasi costante. Tra il 2018 e il 2023, in Sardegna il numero delle donne imprenditrici è cresciuto del 2,6%, ovvero di 987 unità.
A livello territoriale, a Cagliari operano 16.077 imprese femminili, di cui 2.480 artigiane, a Sassari e in Gallura 12.812 ( 2.131 artigiane), a Nuoro 7.556 (1.080 artigiane) e a Oristano 3.111 ( 348 artigiane).
“L’imprenditoria femminile artigiana in Sardegna – ha chiosato Confartigianato attraverso le parole di Norella Orrù, dirigente di Confartigianato Donne Impresa Sardegna – mostra segni di crescita, nonostante questo, però, sono necessari ulteriori sforzi per affrontare le disparità di genere nel mercato del lavoro e promuovere una maggiore partecipazione delle donne nell’economia regionale”.
“L’emancipazione femminile ha bisogno di politiche per combattere le disuguaglianze di genere e di maggiori risorse a sostegno della conciliazione vita-lavoro per aumentare la partecipazione delle donne al mondo della produzione”.
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