Le liste d’attesa non possono essere abbattute ma vanno governate a partire dal territorio“: così ha parlato l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, intervenendo ai lavori d’apertura dell’82mo congresso nazionale Fimmg, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, a Villasimius.

L’assessore ha parlato del ruolo cruciale dei medici di medicina generale ed ha rilanciato ancora una volta una visione fortemente improntata sulle competenze e la specializzazione, necessaria premessa per un modello territoriale integrato, multilivello e sinergico.

La Sardegna è una regione molto complessa dal punto di vista orografico e con una demografia via via sempre più dispersa all’interno dei territori. Questo dato strutturale va ad intrecciarsi con l’evoluzione della professione medica e delle relative risposte di cura verso i pazienti. Oggi la medicina utilizza sempre più i Big Data e la tecnologia, intrecciando biologia e statistica e sfruttando le potenzialità del digitale”.

La strada comune, tracciata durante i lavori, è quella che prevede l’aumento dell’intensità diagnostica ed assistenziale dello studio di medicina generale in termini di prevenzione e presa in carico della complessità, prevenendo gli accessi ai servizi distrettuali ed ospedalieri di primo e secondo livello, e alleggerendo i carichi del pronto soccorso.

Un medico di famiglia deve poter prendere in carico il proprio assistito offrendo test diagnostici rapidi, elettrocardiogramma, ecografie, radiografie. Solo così riusciremo a rilanciare il ruolo del medico di medicina generale”.

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