Nell’altare della parrocchia San Domenico Savio a Nuoro ci sono tre bare bianche, una a fianco all’altra, l’ultima ricoperta da un drappo blu e dalla bandiera dei quattro mori. Una folla enorme ha assistito al funerale di Giuseppina Massetti, di 43 anni, e dei figli Martina, di 25, e Francesco, di 10.

Presente, in prima fila, c’era il 14enne superstite assieme al tutore legale. E’ stata sua l’idea di ricoprire la bara del fratellino con un drappo e la bandiera.

Nella chiesa gremita, le parole del parroco don Stefano Paba sono risuonate alte nell’omelia funebre.

Questa nostra comunità ha la volontà di combattere per il bene: caro Sebastiano (rivolto al 14enne sopravvissuto, ndr), cari genitori, la comunità nuorese è qui e prega il Signore perché ci dia la speranza che nessuno può spegnere. Ci dobbiamo aprire alla speranza anche quando il cuore è ferito dal dolore, perché questa croce non si supera – ha detto il sacerdote – L’unica risposta che salva dalla violenza è l’amore”

A Nuoro per tutta la giornata è lutto cittadino, bandiere a mezz’asta e serrande abbassate.

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